Young Stage: le giovani promesse a Fano Jazz By The Sea
di Emanuele Fortino
Continua l’impegno di Fano Jazz By The Sea volto a scovare i nuovi talenti, offrendo loro un palco dedicato in un festival internazionale. Young Stage è il luogo dove i volti nuovi del jazz contribuiscono a rinnovarne i linguaggi con originalità ed apertura a forme espressive contemporanee.
Una rivoluzione musicale fatta di giovani
Il jazz si evolve nelle mani delle nuove generazioni. Per alimentare questa evoluzione è indispensabile creare un luogo dove la creatività non ha confini, un palco nel quale novità e originalità sono all’ordine del giorno e la sperimentazione è garantita. Conseguenza di ciò è una continua ricerca di nuovi suoni, nuovi linguaggi che emergono attraverso l’energia dei ragazzi che non hanno la paura di fondere i loro sound con altre culture musicali più recenti che ben si sposano con il jazz.
Young Stage diventa così uno spazio per una rivoluzione musicale dove il jazz attingendo dal suo passato dialoga con le forme contemporanee della musica uscendo dal suo status peggiorativo di musica da salotto. Ciò è possibile soltanto promuovendo i più giovani nel mondo della musica jazz in quanto quest’ultimi sono più sensibili nei confronti di un mondo in rapida e continua evoluzione.
Dentro lo Young Stage
Dopo il successo degli ultimi due anni anche nella 27° edizione di Fano Jazz By The Sea il Young Stage verrà riproposto nel Green Jazz Village. Ad aprire sarà Anais Drago con la sua band – Anais Drago & The Jellyfish – un gruppo giovanissimo nato nel 2017 in funzione del progetto di laurea in composizione e arrangiamento jazz della violinista Anais Drago.
Il giorno dopo sarà il turno di The .ZĒ Experience un progetto di contaminazione tra il jazz e culture diverse come l’hip-hop, rap e R&B. L’idea è del giovane pianista Giuseppe Vitale che, oltre all’apporto del bassista Stefano Zambon e del batterista Alfonso Donadio, si avvale di volta in volta della collaborazione di ospiti speciali che rappresentano i linguaggi “altri”. Nell’occasione, il rapper di origini etiope Avex.
Il 22 luglio sarà la volta del sassofonista Marco Postacchini e della sua band. Il 23 luglio il trio composto da Tommaso Pierazzo, Kimon Karoutzos e Marcello Cardillo creeranno un suono che va dalla vecchia tradizione jazzistica a tendenze più moderne. Il 24 luglio con il trio di Domenico Sanna andrà in scena uno dei pianisti jazz più eleganti e versatili emersi negli ultimi tempi. Vincitore del Tuscia in Jazz Jimmy Award 2007 e 2008, nello stesso anno vince il premio dedicato a Luca Flores, e l anno successivo riceve un premio dall’associazione “Armonia Foundation of Arts”.
Il 25 luglio Maria Grand dopo una spettacolare performance da solista nell Exodus suonerà al Young Stage con un trio. Il giorno dopo si esibirà Claudio Jr De Rosa, un musicista emergente nella scena jazz europea. Elencato nella Top 10 degli Artisti emergenti italiani nel 2017, è anche vincitore di numerosi concorsi internazionali.
Uno spazio anche per piccoli talenti
A chiudere il Young Stage sarà il Campus musicale che anche quest’anno ospiterà l’Orchestra Mosaico, un concerto diretto da Jean Gambini dove i protagonisti saranno bambini compresi dai 6 ai 16 anni che hanno alle spalle una preparazione musicale di base. Si tratta di bambini molto diversi tra loro accomunati da una forte voglia di vivere la musica e di condividere esperienze con gli altri.
Un attività didattica, ludica in cui i bambini imparano a suonare in armonia con gli altri facendo esperienza di una formazione orchestrale. Insomma non solo giovani ma anche bambini al Young Stage in un evento in grado di coniugare la bellezza del jazz con i codici linguistici più moderni dei ragazzi e dei bambini.
Come accedere allo Young Stage
I concerti dello Young Stage saranno apprezzabili all’interno del Green Jazz village. L’ingresso è totalmente GRATUITO.